L’Agenzia delle Entrate approva il modello 770

Con un provvedimento del 26 febbraio 2024, n. 61647, l’AdE ha approvato il modello 770/2024 per l’anno di imposta 2023 per quanto attiene i dati dei versamenti, dei crediti e delle compensazioni.

L’Agenzia delle Entrate approva il modello 770

Il modello approvato dall’Agenzia delle Entrate il 26 febbraio scorso, servirà al contribuente per la comunicazione delle ritenute effettuate nel corso del 2023 e dei relativi pagamenti. Assieme al modello, l’Agenzia delle Entrate ha anche approvato le istruzioni per la compilazione. Assieme alle ritenute operate nel 2023 e ai relativi versamenti, con il modello 770/2024 sarà possibile comunicare anche le ritenute praticate su dividendi, proventi da partecipazioni, redditi da capitale e altre operazioni finanziarie, nonché i versamenti effettuati dai sostituti d’imposta.

Oltre a ciò, il modello 770/2024 viene utilizzato per segnalare le compensazioni effettuate, i crediti d'imposta utilizzati e i dati relativi al recupero di somme liquidate a seguito di pignoramento presso terzi.

La struttura del modello comprende:

- Il frontespizio;

- I quadri SF, SG, SH, SI, SK, SL, SM, SO, SP, SQ, SS, DI, ST, SV, SX e SY.

Va ricordato che nella compilazione del modello, gli importi indicati devono essere espressi in euro, con arrotondamento alla seconda cifra decimale.

I soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione dei sostituti d'imposta, così come intermediari e altri soggetti coinvolti in transazioni rilevanti dal punto di vista fiscale nonché gli incaricati della trasmissione telematica, sono tenuti a inviare i dati delle dichiarazioni in via telematica, rispettando le specifiche tecniche che saranno individuate con un successivo provvedimento.

È inoltre richiesto che i soggetti incaricati della trasmissione telematica rilascino al sostituto d'imposta una dichiarazione conforme ai modelli approvati con il provvedimento sopracitato, per quanto riguarda struttura e sequenza. Il Modello 770 deve essere inviato telematicamente all'Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre dell'anno successivo a quello di riferimento della dichiarazione. (Provvedimento Agenzia delle Entrate, n. 61647, 26 febbraio 2024)

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