Reddito dell’imprenditore commerciale: niente ricarico sui beni acquisiti ma destinati all’autoconsumo

Ricarico da aggiungere, invece, al fine di quantificare il valore di quella parte dei beni che deve ritenersi siano stati acquistati e rivenduti dall’imprenditore

Reddito dell’imprenditore commerciale: niente ricarico sui beni acquisiti ma destinati all’autoconsumo

Chiarimenti importanti sulla delicata materia dell’accertamento del reddito percepito dall’imprenditore commerciale. A questo proposito, i giudici chiariscono che il valore dei beni acquisiti dall’imprenditore e destinati all’autoconsumo deve essere quantificato in considerazione del loro valore normale, cioè del relativo prezzo di mercato, senza alcuna percentuale di ricarico, che deve invece essere aggiunta al fine di quantificare il valore di quella parte dei beni che deve ritenersi, anche sul fondamento di valutazioni presuntive, siano stati acquistati e rivenduti dall’imprenditore, ma non risulti provato a quale prezzo. E tale percentuale di ricarico può essere calcolata, aggiungono i giudici, in considerazione del rapporto tra il costo di acquisto ed il prezzo a cui sono stati rivenduti dallo stesso imprenditore quei beni in relazione ai quali detti importi risultino provati. In conclusione, per quantificare i complessivi ricavi percepiti dall’imprenditore, occorre sommare: gli introiti conseguiti mediante la vendita dei beni (di cui pure il costo di acquisto risulta dimostrato), il valore dei beni da ritenersi venduti (come rivalutati applicando la percentuale di ricarico), ed il valore dei beni destinati all’autoconsumo, stimato in considerazione del loro prezzo di mercato. (Ordinanza 30230 del 14 ottobre 2022 della Cassazione)

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