Legge 104: permessi e congedi per l’assistenza ai disabili. Chiarimenti dall’INPS

Novità principale è l’eliminazione del referente unico dell’assistenza, ossia la figura deputata ad assistere il soggetto disabile e pertanto l’unica, oltre ai genitori del soggetto disabile, a poter fruire dei giorni di permesso

Legge 104: permessi e congedi per l’assistenza ai disabili. Chiarimenti dall’INPS

Delucidazioni importanti dall’INPS sul nuovo quadro, frutto del cosiddetto ‘Decreto Conciliazione’ in materia di permessi e congedi per l’assistenza ai disabili. Il decreto ha dato attuazione alle indicazioni fornite dall’Europa in merito al necessario equilibrio tra attività professionale e vita familiare e ha introdotto alcune novità normative in materia di permessi e di congedi per l’assistenza ai soggetti riconosciuti disabili in situazione di gravità. Novità principale è, per quanto concerne la ‘legge 104’, l’eliminazione del referente unico dell’assistenza, ossia la figura deputata ad assistere il soggetto disabile e pertanto l’unica, oltre ai genitori del soggetto disabile, a poter fruire dei giorni di permesso. Nella previgente disciplina la figura del referente faceva si che non potesse essere riconosciuta a più di un lavoratore dipendente la possibilità di fruire dei previsti ‘permessi’. Alla luce del nuovo quadro normativo, invece, fermo restando il limite complessivo di tre giorni al mese, per l’assistenza dello stesso individuo con disabilità, il diritto può essere riconosciuto, su richiesta, a più soggetti tra quelli aventi diritto, purché in alternativa tra loro. Ciascun richiedente è tenuto però ad allegare alla propria domanda la dichiarazione del disabile, che indica l’intenzione di farsi assistere dal soggetto che presenta l’istanza. Resta invece impregiudicato il diritto individuale del lavoratore in situazione di disabilità grave a fruire per sé stesso dei tre giorni mensili o dei riposi orari giornalieri ad essi alternativi, previsti dalla ‘legge 104’, anche in contemporanea con i ‘permessi’ per i soggetti che gli prestano assistenza. (Circolare 39 del 4 aprile 2023 dell’Istituto nazionale di previdenza sociale)

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