Fiscalità della crisi: la risposta dell’Agenzia delle Entrate sulla composizione negoziata

In occasione dell’evento organizzato dalla stampa specializzata il giorno 1° febbraio 2024, l'Agenzia delle Entrate ha dato alcuni chiarimenti in tema di composizione negoziata e debiti fiscali.

Fiscalità della crisi: la risposta dell’Agenzia delle Entrate sulla composizione negoziata

Il Codice della Crisi prevede, per le imprese che accedono al percorso della composizione negoziata, misure premiali fiscali che, pur consentendo la riduzione di sanzioni e interessi, non implicano la possibilità di eliminare i tributi. Inoltre, nessuna disposizione relativa alla composizione negoziata rinvia ai successivi articoli del Codice che disciplinano la transazione fiscale, e infine la Legge delega n. 111/2023 prevede la futura estensione della transazione fiscale alla composizione negoziata. Si dovrebbe così dedurre che ad oggi l’eliminazione dei tributi non è consentita nell'ambito di questo percorso, ma solo nell'ADR o nel concordato in cui questo sfocia. Questa la domanda posta all'Agenzia delle Entrate in occasione dell’evento organizzato il 1° febbraio 2024. L'Agenzia delle Entrate risponde che in sede di composizione negoziata della crisi non sono previste disposizioni che consentono l’eliminazione del debito tributario, ma è riconosciuta solo la possibilità di dilazionare il debito e questa possibilità viene estesa alle somme non ancora iscritte a ruolo a titolo di imposte dirette e IVA. La specifica previsione dell'estensione della transazione fiscale alla composizione negoziata, contemplata dalla legge di delega per la riforma fiscale, costituisce la chiara conferma dell'attuale inammissibilità di eliminare il credito tributario nell'ambito del procedimento.

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