Cabine per le foto: niente imposta di pubblicità
Fondamentale però che le immagini apposte sulle cabine siano di dimensioni inferiori a cinque metri quadrati

Non sono soggette all'imposta di pubblicità le cabine ove sono realizzate fotografie in modo automatico se le immagini su di esse apposte sono di dimensioni inferiori a cinque metri quadrati, in quanto, precisano i giudici, all'interno di tale limite dimensionale non è possibile distinguere uno scopo pubblicitario dalla funzione propria dell'insegna. Accolte, nel caso specifico preso in esame dai giudici, le obiezioni sollevate da una società a fronte di un avviso di accertamento relativo all'imposta comunale sulla pubblicità per l'anno 2018, emesso dal concessionario del servizio di accertamento e riscossione di un Comune. La società ha eccepito che, secondo una corretta interpretazione della normativa vigente in materia, le immagini apposte sulle cabine per foto automatiche hanno natura di insegne di esercizio e pertanto debbono ritenersi esenti da imposte di pubblicità. E tale annotazione è ritenuta corretta dai giudici, i quali richiamano il criterio con cui si individua la sede ove si svolge l'attività: in particolare, si è chiarito che in tema imposta comunale sulla pubblicità, la normativa che esenta dall'imposta le insegne di attività commerciali e di produzione di beni o servizi, nei limiti di una superficie complessiva fino a cinque metri quadrati, non consente di introdurre distinzioni in relazione al concorso dello scopo pubblicitario con la funzione propria dell'insegna stessa, purché essa, oltre ad essere installata nella sede dell'attività a cui si riferisce o nelle pertinenze accessorie, e ad avere la funzione di indicare al pubblico il luogo di svolgimento dell'attività, si mantenga nel predetto limite dimensionale. (Sentenza del 29 giugno 2023 della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Imperia)