Spese di sponsorizzazione inferiori a 200.000 euro: sono detraibili dall’associazione sportiva dilettantistica
Fondamentale il riferimento ad una presunzione legale assoluta in forza della quale tali costi non hanno natura di rappresentanza, bensì pubblicitaria

Le spese di sponsorizzazione, sostenute da una associazione sportiva dilettantistica per un importo inferiore a 200.000 euro, sono detraibili ai fini delle imposte dirette e dell'IVA in quanto assistite da una presunzione legale assoluta in forza della quale tali costi non hanno natura di rappresentanza, bensì pubblicitaria. Pertanto, il disconoscimento delle spese di sponsorizzazione, da parte dell'ente impositore, è illegittimo ove fondato esclusivamente sulla presunzione semplice consistente nel mero fatto che l'amministratore abbia prelevato, dai conti correnti dell'associazione, alcuni importi nei giorni successivi al bonifico del corrispettivo da parte dello sponsor. Si tratta di un indizio privo dei requisiti di gravità e precisione, considerato che il medesimo indizio, non essendo corroborato da ulteriori elementi circostanziali, può trovare una giustificazione alternativa nella destinazione delle somme alle spese correnti della associazione. Nel caso specifico loro sottoposto, i giudici hanno osservato che il mero fatto del prelievo di consistenti somme operato dal conto corrente bancario dell'associazione è indizio da sé solo inidoneo a far presumere che le somme prelevate fossero effettivamente destinate in retrocessione allo sponsor. Anche perché l'unico dato fattuale oggettivamente riscontrato dal Fisco in relazione agli anni oggetto di accertamento rimane un prelievo di denaro dai conti correnti dell'associazione sportiva, nei giorni successivi al bonifico del corrispettivo della sponsorizzazione, ma tale elemento non è univocamente indicativo della retrocessione del denaro, potendo trovare giustificazioni alternative nella destinazione alle spese correnti dell'associazione sportiva. (Sentenza del 27 aprile 2023 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Liguria)