Sospetti sulla condotta del dipendente: legittimi i controlli effettuati dall’azienda tramite agenzia investigativa
Il datore di lavoro può eseguire, anche attraverso un’agenzia investigativa, i cosiddetti controlli difensivi che possono giungere a verificare la realizzazione di comportamenti illeciti da parte del lavoratore

Se il datore di lavoro sospetta che il dipendente abbia commesso degli illeciti, allora il diritto di sottoporlo a controlli ad hoc, anche mediante il ricorso ad agenzie di investigazione. Questo il principio applicato dai giudici, i quali hanno confermato il licenziamento irrogato a un lavoratore inchiodato dalle indagini condotte, su incarico dell’azienda, da un’agenzia investigativa, indagini che avevano fatto emergere a suo carico il mancato rispetto dell’orario e l’abbandono ingiustificato del posto di lavoro. I giudici hanno ribadito, in premessa, che è fatto divieto al datore di lavoro di ricorrere a controlli eseguiti tramite agenzia di investigazione privata per verificare l'adempimento o meno della prestazione lavorativa da parte del dipendente o per controllare le relative modalità di esecuzione. Allo stesso tempo, però, i giudici hanno aggiunto una precisazione importante: il datore di lavoro può eseguire, anche attraverso un’agenzia investigativa, i cosiddetti controlli difensivi che possono giungere a verificare la realizzazione di comportamenti illeciti da parte del lavoratore. Per poter procedere a tali specifici controlli difensivi è sufficiente, hanno chiarito i giudici, anche il solo sospetto o la mera ipotesi che illeciti siano in corso di esecuzione da parte del lavoratore. (Ordinanza del 14 marzo 2023 del Tribunale di Roma)