Riscossione nei confronti del socio condebitore: necessaria la notifica delle cartelle

I giudici censurano l’Agenzia delle Entrate-Riscossione che ha, inopinatamente e contra legem, aggredito direttamente il co-obbligato nella procedura esattoriale attivata

Riscossione nei confronti del socio condebitore: necessaria la notifica delle cartelle

In tema di notificazione del preavviso di fermo amministrativo e delle presupposte cartelle di pagamento, qualora si voglia procedere alla riscossione nei confronti del socio condebitore è necessario, sanciscono i giudici, notificare le presupposte cartelle, prima di attivare verso il socio la procedura esattoriale. In ballo, nel caso specifico, un preavviso di fermo amministrativo, con riferimento a ben diciassette cartelle esattoriali, per un valore pari a quasi 185.000 euro Questione di fondo è la decadenza per la mancata notifica, da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, al contribuente, co-obbligato in solido quale socio accomandatario di una ‘s.a.s.’, delle cartelle di pagamento attinenti ai debiti della società. I giudici precisano che la questione della notifica al contribuente, la cui valenza prettamente pubblicistica è indubbia, assume valore preminente, assorbente e dirimente in termini di tutela dei diritti fondamentali del contribuente, anche alla luce dello statuto del contribuente, lesi, nel caso specifico, perché l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, inopinatamente e contra legem, ha aggredito direttamente il co-obbligato nella procedura esattoriale attivata, senza alcuna notifica delle presupposte cartelle di pagamento. In conclusione, al socio condebitore deve essere necessariamente notificata la cartella di pagamento, se si vuole procedere alla riscossione nei suoi confronti. (Sentenza del 9 giugno 2023 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Basilicata)

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