Riorganizzazione connessa alla lunga assenza del dirigente per malattia: illegittimo il suo licenziamento

Inequivocabile la comunicazione fatta dall’azienda al dirigente, comunicazione da cui appare chiaro come nella decisione di estrometterlo abbia assunto un ruolo decisivo la sua prolungata assenza per malattia

Riorganizzazione connessa alla lunga assenza del dirigente per malattia: illegittimo il suo licenziamento

Illegittimo il licenziamento del dirigente se fondato dall’azienda su una riorganizzazione adottata proprio per far fronte a un lungo stato di malattia del dirigente stesso. Questo il paletto fissato dai giudici, i quali si spingono addirittura a parlare di licenziamento quasi ritorsivo. Ciò alla luce già della comunicazione fatta dall’azienda al dirigente, comunicazione da cui appare chiaro come nella decisione di estromettere il lavoratore abbia assunto un ruolo decisivo la sua prolungata assenza per malattia. Nello specifico, difatti, dalla lettera di licenziamento emerge che, a seguito della assenza per dichiarata malattia del dirigente, assenza durata quasi un danno, le sue funzioni sono state affidate ad interim a differenti dipendenti e in differenti periodi, ma, alla fine, l’azienda ha deciso di rendere permanente la riorganizzazione aziendale attuata con la redistribuzione delle funzioni, redistribuzione originariamente attuata soltanto temporaneamente, cioè in attesa del rientro del dirigente dalla malattia. Secondo i giudici l’ingiustificatezza del licenziamento appare palese avuto riguardo alla radicale inconsistenza delle ragioni poste a base della pretesa riorganizzazione aziendale, visto e considerato che il ruolo ricoperto dal dirigente in malattia non è stato soppresso. (Sentenza del 7 marzo 2023 del Tribunale di Rovereto)  

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