Regolari le scritture contabili: illegittimo l’accertamento basato sugli acquisti effettuati dal ristorante

Sconfessato il metodo utilizzato dal Fisco, che non ha provato in alcun modo l'irregolare tenuta delle scritture contabili dell’attività commerciale

Regolari le scritture contabili: illegittimo l’accertamento basato sugli acquisti effettuati dal ristorante

L'insufficienza degli elementi addotti dall'Agenzia delle Entrate preclude al giudice la possibilità di procedere ad una rideterminazione del reddito accertato, anche in presenza di palesi incongruenze, e comporta l'integrale annullamento dell'atto di accertamento. Vietato, inoltre, ricorrere alla doppia presunzione. Nel caso specifico, preso in esame dai giudici, è stato presunto dal Fisco l'utilizzo di 0,07 litri di un liquore in un cocktail (prima presunzione) in quanto sarebbe notorio che i cocktails in determinate serate vengono diluiti (seconda presunzione). Sconfessato completamente il metodo di calcolo utilizzato dal Fisco. Decisivo il rilevamento di numerosi errori nella ricostruzione dei ricavi, con particolare riferimento: all'errata ricostruzione dei ricavi in relazione alla determinazione del numero dei cocktails, avendo il Fisco stabilito erroneamente che per ogni tipologia di cocktail venissero utilizzati 0,07 litri di un singolo liquore, non tenendo in considerazione la circostanza che mentre per alcuni cocktails è previsto l'utilizzo di un solo tipo di liquore, per altri è indispensabile l'utilizzo di due o tre tipi di liquori diversi; alla presenza di un errore di calcolo nella determinazione dello scarto dell'Aperol (1%) in relazione alla decurtazione del 10%-15% applicato agli altri liquori; all'errata ricostruzione del numero di dosi di whisky e tequila utilizzati per i cocktails, in considerazione della percentuale del 50% delle dosi di tali liquori servite lisce, e l'assenza della percentuale di scarto del 10%-15% valutata invece per gli altri liquori; alla mancata inclusione delle bottigliette d'acqua da mezzo litro, in luogo di quelle da un litro, nel computo inerente l'attività di ristorante; all'errata ricostruzione dei ricavi inerenti le bottigliette di San Bitter e Crodino; all'opinabile e non dimostrata considerazione che per i cocktails venissero utilizzate non le bibite in bottiglia ma quelle alla spina; all'inattendibile ricostruzione dell'utilizzo della pasta secca e del riso per le apericene; all'errata determinazione della quantità di farina destinata alla pizzeria ed al conteggio del pane portato al tavolo. (Sentenza del 23 giugno 2023 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Liguria)

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