Più dipendenti ex aequo nella procedura di progressione economica orizzontale: per contestare i criteri poi scelti dalla pubblica amministrazione è necessario indicare la regola alternativa applicabil

Necessario anche chiarire come dall’utilizzo di siffatta regola sarebbe derivato un esito differente

Più dipendenti ex aequo nella procedura di progressione economica orizzontale: per contestare i criteri poi scelti dalla pubblica amministrazione è necessario indicare la regola alternativa applicabil

Qualora una procedura di progressione economica orizzontale non possa concludersi perché più dipendenti si sono classificati ex aequo in base alle regole concordate con i sindacati e, quindi, le risorse finanziarie esistenti e disponibili nell’apposito fondo non sono sufficienti a consentire il riconoscimento di tale progressione a tutti i lavoratori in questione, chi contesti, in sede giudiziaria, i criteri in seguito unilateralmente scelti e seguiti dalla pubblica amministrazione, al fine di individuare comunque, fra coloro che si trovano nella stessa posizione in graduatoria, gli aventi diritto a detta progressione, ha l’onere di indicare quale regola, desumibile da fonti legislative o contrattuali o dai principi di correttezza e buonafede, avrebbe dovuto essere applicata e che dall’utilizzo di siffatta regola sarebbe derivato un esito a lui favorevole, in quanto avrebbe così ottenuto il beneficio economico al quale aspirava. Questo il paletto fissato dai giudici, chiamati a prendere in esame il contenzioso originato dal ricorso con cui numerosi infermieri di un’Azienda sanitaria locale hanno chiesto l’annullamento della graduatoria per l’attribuzione della progressione economica orizzontale approvata con delibera ad hoc e l’accertamento di chi tra essi avesse diritto al beneficio. (Ordinanza 8698 del 28 marzo 2023 della Cassazione)

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