Mancato superamento della prova: la data sulla lettera di licenziamento salva il lavoratore

Si è appurato che il licenziamento era stato comunicato al lavoratore dopo che il periodo di prova si era già concluso

Mancato superamento della prova: la data sulla lettera di licenziamento salva il lavoratore

Salvo il posto di lavoro se si appura che la data indicata sulla lettera di licenziamento per mancato superamento della prova non è corretta. Nel caso specifico, preso in esame dai giudici, il lavoratore messo alla porta è riuscito a dimostrare - attraverso alcune presunzioni - l’irregolarità nella data della lettera di licenziamento e ha ottenuto, di conseguenza, la nullità del licenziamento, considerato ritorsivo dai giudici poiché sancito durante il periodo di malattia del lavoratore. In sostanza, si è accertato che il licenziamento è stato comunicato al lavoratore dopo che il periodo di prova si era già concluso. Più precisamente, si è ricostruito che la data indicata nella lettera con cui il lavoratore era stato messo alla porta per mancato superamento della prova era in realtà precedente a quella reale e corretta ad hoc sul documento consegnato al lavoratore. Partendo da questo dato, cioè dalla riscontrata inconsistenza delle ragioni addotte dal datore di lavoro per mettere alla porta il dipendente, il licenziamento è stato considerato motivato dallo stato di malattia del lavoratore e, quindi, è stato dichiarato nullo in quanto ritorsivo. (Sentenza del 15 marzo 2023 del Tribunale di Treviso)  

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