IVA ridotta per le importazioni di pannelli solari: vale anche per distributori, grossisti e rivenditori
Necessario però che i pannelli siano utilizzati per la realizzazione di impianti. Erroneo l’assunto che l'aliquota IVA al 10% spetti esclusivamente ai soli installatori finali

Il beneficio dell'aliquota IVA ridotta, riconosciuto alle importazioni di pannelli solari effettuate dagli operatori che procedono alla installazione degli impianti di energia elettrica rinnovabile, si estende anche ai soggetti intermediari, ossia distributori, grossisti e rivenditori, che commercializzano i moduli fotovoltaici. Tuttavia, l'ente impositore può disconoscere l'aliquota ridotta ove dimostri che i pannelli solari abbiano avuto una destinazione diversa dalla finalità agevolativa, cioè differente dalla realizzazione di impianti. Questo il quadro tracciato dai giudici, i quali, chiamati a prendere in esame il contenzioso concernente due importazioni che hanno avuto per oggetto moduli fotovoltaici, precisano che i pannelli solari non costituiscono di per sé impianto. Ciò nonostante, è possibile applicare una aliquota IVA ridotta, a patto che il Fisco non dimostri che quei beni non sono stati utilizzati per la realizzazione di impianti, opere o edifici ma che sono stati destinati ad altri utilizzi. In conclusione, è erroneo l’assunto che l'aliquota IVA al 10% spetti esclusivamente alle importazioni dei soli installatori finali, poiché essa va applicata in tutti i passaggi della filiera commerciale, all'unica condizione che il bene sia effettivamente impiegato per lo scopo agevolato, indipendentemente quindi dal fatto che l'importatore sia un installatore, un rivenditore, un grossista o altro. (Sentenza del 17 aprile 2023 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Liguria)