Impresa con un solo dipendente in nero: legittimo il provvedimento di sospensione dell’attività
Fondamentale, però, che vi sia anche una precisa violazione con la mancanza del Documento di valutazione dei rischi e l’assenza del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

Possibile procedere all’adozione di un provvedimento di sospensione nei confronti di una impresa che occupi un solo dipendente in nero. Ciò però a patto che vi sia, allo stesso tempo, una accertata violazione prevenzionistica relativa alla mancanza del Documento di valutazione dei rischi e all’assenza del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Su tale tematica ha provveduto a fornire importanti chiarimenti l’Ispettorato nazionale del lavoro, chiamato a prendere in esame un quesito concerne la possibilità di procedere all’adozione di un provvedimento di sospensione nei confronti di una impresa che occupi un solo dipendente ‘in nero’, anche tenendo presente che il Ministero del Lavoro ha in passato chiarito che nel caso di lavoro irregolare deve essere esclusa l’applicazione della sospensione dell’attività nell’ipotesi dell’accertamento della presenza in azienda di un unico lavoratore occupato. Tale ultimo principio risiede nella volontà del legislatore di escludere le microimprese dal campo di operatività del provvedimento di sospensione. Dall’Ispettorato precisano, però, che tale esclusione non può applicarsi qualora siano contestualmente evidenziate gravi violazioni di natura prevenzionistica – come la mancanza del Documento di valutazione dei rischi e l’assenza del Rappresentane dei lavoratori per la sicurezza – da sole sufficienti a giustificare l’adozione del provvedimento sospensivo. (Nota del 24 gennaio 2023 dell’Ispettorato nazionale del lavoro)