Imposta di registro: niente solidarietà tra gli eredi del debitore principale

I giudici precisano che va applicata la comune regola della ripartizione dei debiti ereditari pro quota

Imposta di registro: niente solidarietà tra gli eredi del debitore principale

In materia di imposte indirette, e, in particolare, di imposta di registro, non sussiste un principio generale che imponga la solidarietà tributaria tra gli eredi del debitore principale. Di conseguenza, in mancanza di norme speciali che vi deroghino, deve esser applicata la comune regola della ripartizione dei debiti ereditari pro quota, come previsto dal Codice Civile. Questo il chiarimento fornito dai giudici tributari, i quali hanno accolto la tesi proposta da una donna e mirata a porre in evidenza l’assenza, in materia di imposte di registro, di un principio generale che imponga la responsabilità solidale degli eredi nel debito tributario gravante sul proprio dante causa. Nello specifico, la donna ha impugnato la cartella esattoriale notificatale, e frutto di sentenze pronunciate nei confronti del padre, e ne ha sostenuto l’illegittimità per indicazione errata degli importi, atteso il disposto secondo cui l’obbligazione va divisa tra gli eredi in proporzione delle rispettive quote e tenuto conto che del pagamento dell’imposta di registro dovuta dal dante causa sono tenuti a rispondere anche gli altri eredi. (Sentenza del 6 febbraio 2023 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado del Lazio)

News più recenti

Mostra di più...