Imposta di registro in misura fissa per l’assegnazione di un alloggio al socio della cooperativa costruttrice

Sul fronte dell’applicazione dell’imposta di registro viene chiarito che l’atto di assegnazione di un alloggio al socio della società cooperativa costruttrice va tassato in misura fissa, non trovando applicazione il principio di alternatività tra imposta di registro ed IVA. Questo il paletto fissato dai giudici, i quali hanno sostanzialmente confermato l’orientamento tracciato dalla Cassazione, secondo cui agli atti di assegnazione di immobili in favore di soci di cooperative si applica l’imposta di registro in misura fissa, ancorché sia stata introdotta la generalizzata esenzione dall’IVA per tutti i trasferimenti di immobili effettuati da imprese costruttrici, atteso che la norma, nell’introdurre una disciplina di favore, non opera alcuna distinzione tra atti di trasferimento soggetti ad IVA o esenti e prescinde dall’applicazione del principio dell’alternatività dell’imposizione tra Iva ed imposta di registro. I giudici hanno così dato ragione a un notaio che ha impugnato l’avviso di liquidazione emesso dall’Agenzia delle Entrate con riferimento ad un atto, registrato telematicamente, con cui il notaio aveva rogato l’atto di assegnazione di alloggio, ricostruito in sostituzione dell’originario demolito a seguito del sisma del 6 aprile 2009, con cui il consorzio delle cooperative edilizie di L’Aquila provvedeva ad assegnare gli appartamenti di edilizia economica e popolare dal medesimo realizzato ad alcuni suoi soci, e con riferimento a tale atto aveva provveduto alla liquidazione dell’imposta di registro in misura fissa, con esenzione delle altre imposte, ritenendo operanti le agevolazioni fiscali per la prima casa. (Sentenza del 3 gennaio 2023 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado di L’Aquila)