Il Consiglio dei Ministri approva in via preliminare il decreto riscossione
Nella giornata di lunedì 11 marzo si è tenuto a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri n. 73 che, tra l’altro, ha approvato in via preliminare un decreto legislativo di riordino delle disposizioni in materia di riscossione dei tributi.

Il decreto legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri introduce disposizioni in materia di riordino del sistema nazionale della riscossione. A tal fine, è previsto un intervento organico per assicurare un sistema che garantisca una maggiore efficacia, imparzialità ed efficienza anche per garantire un appropriato bilanciamento con i diritti dei contribuenti.
Si prevede per l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER) una pianificazione annuale per assicurare la salvaguardia dei crediti tributari affidati dai vari Enti con il tempestivo tentativo di notifica della cartella di pagamento nonché degli atti interruttivi della prescrizione e la conseguente tempestiva gestione delle attività di recupero. Dal 2025 verrà introdotto l’istituto del “discarico automatico” dei ruoli affidati ad AdER a decorrere da 5 anni dal loro affidamento. Fanno eccezione i ruoli i cui crediti sono oggetto di procedure esecutive, concorsuali o di accordi di ristrutturazione del debito. Il discarico non comporta automaticamente l’estinzione del debito.
L’Ente creditore potrà riscuotere autonomamente il credito non prescritto o, in presenza di “nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali del debitore”, riaffidarlo a AdER. Il Ministero dell’economia e delle finanze e l’Ente creditore dovranno effettuare un controllo sul recupero dei crediti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione. L’Ente creditore, inoltre, potrà contestare all’agente di riscossione la prescrizione o la decadenza del diritto di credito. L’agente potrà decidere la contestazione in via agevolata mediante il pagamento di una somma che corrisponde all’ottavo dell’importo del credito affidato oltre agli interessi. L’agente riscossore risponderà in via amministrativa e contabile solo in caso di dolo o colpa grave nelle ipotesi di decadenza o prescrizione del diritto di credito.