I giudici di pace sono dipendenti pubblici di fatto

Va loro riconosciuto un trattamento economico, normativo e previdenziale equivalente a quello dei giudici togati comparabili

I giudici di pace sono dipendenti pubblici di fatto

Vittoria importante per i giudici di pace. Essi sono dipendenti pubblici di fatto e gli va riconosciuto un trattamento economico, normativo e previdenziale equivalente a quello dei giudici togati comparabili. Questi i paletti fissati dai magistrati amministrativo, che hanno accolto, seppur solo in parte, l’istanza presentata da una giudice di pace e volto, in suo favore, all’accertamento della natura subordinata del rapporto di lavoro e al riconoscimento dell’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego di fatto. I magistrati amministrativi escludono, in premessa, che lo status dei giudici di pace sia equiparabile in tutto a quello dei magistrati togati, ma precisano poi di ritenere che i giudici di pace siano lavoratori a tempo determinato ai sensi del diritto dell’Unione Europea. E ciò significa che va loro riconosciuto, di conseguenza, un trattamento economico, normativo e previdenziale equivalente a quello assicurato ai lavoratori ad essi comparabili, considerando come tali i magistrati togati, al netto degli aumenti di stipendio conseguenti alla prima valutazione di professionalità e tenendo conto dell’impegno lavorativo limitato alle due o tre giornate coincidenti con le udienze. Per completare il quadro, ai giudici di pace va riconosciuto anche il diritto alle ferie. (Sentenza 304 del 17 maggio 2023 del Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia-Romagna)  

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