Attribuzione e modifica della rendita catastale dell’immobile: l’atto impositivo emesso dal Comune è anche atto di notificazione

Dalla data di notificazione dell'avviso di liquidazione o dell'avviso di accertamento emesso dal Comune decorre il termine per ricorrere avverso la determinazione del tributo ma anche contro la determinazione della rendita

Attribuzione e modifica della rendita catastale dell’immobile: l’atto impositivo emesso dal Comune è anche atto di notificazione

In materia di attribuzione e di modificazione delle rendite catastali degli immobili, la normativa - legge numero 342 del 2000 - ha previsto che gli atti impositivi emessi dai Comuni sulla base delle attribuzioni o modificazioni della rendita costituiscono a tutti gli effetti anche atti di notificazione della già menzionata rendita catastale. In precedenza, invece, la rendita era comunicata al soggetto, proprietario dell’immobile, mediante affissione all'albo pretorio. Dalla data di notificazione dell'avviso di liquidazione o dell'avviso di accertamento emesso, ai fini dell'imposta comunale sugli immobili, dal Comune, sulla base dei dati trasmessi all'ente locale dall'Ufficio del Territorio, decorre il termine per ricorrere avverso la determinazione del tributo ma anche contro la determinazione della rendita. La ricezione di un accertamento dell'imposta comunale sugli immobili con contestuale notifica del classamento fa nascere due distinti rapporti giuridici: uno in ambito di imposta comunale, l'altro riferito invece al classamento o modificazione della rendita catastale, che si instaura con gli uffici del territorio (cioè, oggi, l’Agenzia delle Entrate). La pendenza del termine per ricorrere avverso l'accertamento del Comune non comporta anche la rimessione in termini per contestare la rendita. La normativa non è diretta, precisano i giudici, a far coincidere la notificazione dell'atto con il momento iniziale della applicabilità della rendita ma piuttosto a segnare il momento a partire dal quale l'amministrazione comunale può richiedere l'applicazione della nuova rendita e il contribuente può tutelare le sue ragioni contro l'attribuzione della nuova rendita catastale. (Sentenza del 9 maggio 2023 della Corte di giustizia tributaria di secondo grado della Puglia)  

News più recenti

Mostra di più...